Autoritratto natalizio

Pubblicato il 13 Dicembre 2013 da • Ultima revisione: 20 Aprile 2015

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Lo ammetto: ho sbroccato. Volevo anche girarci un po’ intorno, ma alla fine non ne sono affatto capace. Vorrei anche trovarmi un motivo valido, ma non c’è mai un motivo davvero valido per arrabbiarsi, nella vita.
O, per lo meno: ci sono tanti buoni motivi per arrabbiarsi, ma non è detto che ne valga davvero la pena. E in fondo questa è stata sempre la nostra filosofia: nessun problema è un problema. Qualunque cosa accadesse, facevamo in modo che i problemi non diventassero ‘mostri’ degni di una vita propria. Tu non sei il tuo problema. Questo dicevo.

Ma. Non mi sento in colpa. Forse è meglio che io lo dica subito, prima di essere consolata dalle mie amiche carissime, che mi perdonano sempre.
Onestamente no, non mi sento in colpa: non mi sento i crampi allo stomaco dai rimorsi, non sento di aver rovinato nulla.

Mi. Sono. Semplicemente. Arrabbiata.

Mi sono concessa il LUSSO di sbroccare per una settimana. E questo non mi ha resa una persona migliore, ma nemmeno una persona peggiore.
Ho semplicemente lasciato che le cose andassero così.

Poi ad un certo punto (un punto che deve durare poco, altrimenti sì, sentiamoci in colpa legittimamente), si smette di essere arrabbiati.
E si volta pagina.

– Mamma, io mi spavento se litigate
– Ma non stiamo litigando, stiamo discutendo… e comunque non siamo arrabbiati con te
– Lo so mamma, ma io mi spavento lo stesso.

E ciao. Ciaoproprio.

Tua figlia ha sei anni e ha imparato a parlare delle emozioni. 

Io sapevo che sarebbe arrivato quel giorno in cui ci saremmo trovate come due ‘donne’ una di fronte all’altra, ma non pensavo che potesse essere proprio adesso.
Inutile dire che mi ha fatto un gran bene.

Che tutti i problemi della vita, secondo il mio modesto parere, si risolvono proprio quando si impara a parlare dei sentimenti.
Quando ogni sentimento ha un nome proprio.

Eccomi lì, nel mio autoritratto di Natale. Altro che i selfie che ci facciamo in macchina quando aspettiamo davanti a scuola, o quelli che ci scattiamo io e lei sul divano.
Il mio autoritratto sta tutto lì, in quel pizzicotto bellissimo che mi è stato dato da mia figlia, quasi come:
– Oh, Madreh, datti anche una mossa, proprio te che dici A ME, che sono piccola, di essere sempre felice?! Ah ah. 

Ma che poi: ma davvero, che ci importa dei problemi?
Ma davvero ce n’è mai importato qualcosa?
Ma quando mai. Quando mai abbiamo iniziato a prenderci così sul serio?

Riavvolgo il nastro. Archivio la settimana passata in un file chiamato: Madre Sbrocco – Scena Prima.
Spengo e riaccendo la telecamera.

Si gira, Scena Seconda:
Faccia felice! Meno 12 giorni a Natale!



Commenti

31 Commenti per “Autoritratto natalizio”
  1. maria

    in sei anni di vita di tua figlia hai broccato solo una settimana???
    beata te….

    io ho sbroccato tante volte….e mi sento in colpa verso la mia piccina….

    mi sento una mamma difettosa….

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Cosa intendi tu per sbroccare?
      Chiariamoci sul termine, prima di demoralizzarci, ma soprattutto ABOLIAMO dal nostro vocabolario termini come ‘difettosa’ o altro.
      Noi abbiamo fatto alcune scelte forti, dettate dal nostro vissuto: non si picchia e non si urla. Ci è costata molta molta fatica. Ma questo non ci ha resi immuni dal nervosismo e dallo stress: solo che abbiamo cercato di ‘proteggerci’ a vicenda, cercando di dispensare l’altro quando uno è arrivato proprio al limite, e così via…

      • maria

        Per sbroccare intendo una sgridata piu’ forte del normale, con la quale scarichiamo i nostri disagi interiori appunto…stress e nervosismo….
        ovviamente non immaginerei mai una sbroccata in senso di di picchiare…non esiste….
        forse urlare un po’ troppo…ma sempre nei limiti ….ovviamente…

        io non mi stavo demoralizzando…stavo ammettendo di avere dei limiti…che come mamma non vorrei avere o che mi e’ difficile accettare…

        ti leggo da tantissimo tempo..ho spesso condiviso i tuoi pensieri, mammafelice, …ma forse su questo argomento non ci siamo intese bene….mi spiace…

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Ma no, figurati, ho capito il tuo discorso. Ci tengo solo a dire che non siamo perfette, e non dobbiamo nemmeno vergognarci di non esserlo. Anzi, io penso che essere umane sia un bene anche per i bambini, che così capiscono anche i limiti che abbiamo, e sanno di non doverli loro stessi superare.
        Un abbraccio.

      • maria

        grazie.
        un bacio e complimenti per il tuo lavoro.

  2. Quoto Maria qui sopra,
    io sbrocco ogni tre per 2 e sbrocco pure tanto, ogni volta mi pento dopo e ogni volta lo rifaccio!

    Insegnami come si fa a sbroccare una settimana e poi basta 😳

    • maria

      Io per altre cose, che non sto qui a dire, seguo un sostegno esterno….ma questa e’ un’altra storia…
      cmq da cio’ hp imparato che bisogna sapersi fermare prima…
      cosa voglio dire….
      noi scegliamo ogni volta di sbroccare….o meglio scegliamo quale reazione dare ad ogni azione o evento della vita..come puo’ essere il bambino che fa i capricci….per poi farci venire i sensi di colpa..ma oramai cio’ che fatto è fatto…
      bisogna imparare a fermarsi prima che il fiume di rabbia ci investa…
      contando fino a dieci…uscendo fuori al balcone….e fermarsi a pensare…decidere quale reazione vogliamo dare ad un evento….
      dobbiamo capire che siamo noi a scegliere come reagire, non esiste il dire ho sbroccato non sono riuscita a controllarmi…..c’è sempre un controllo di cio’ che si fa…
      lo so puo’ sembrare un discorso contorto o palloso….ma io sto seguendo questa strada…e le cose pian piano stanno cambiando…

      bacio. e scusate le chiacchiere…

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Ecco. Proprio così: controllo. Bisogna fermarsi prima.
        Anche io come Maria faccio uguale (quando riesco): cerco di fermarmi prima e soprattutto di guardarmi da fuori. Prendo le distanze da me stessa. Ho già visto tante volte che siamo NOI adulti che abbiamo il potere di far degenerare i capricci o le situazioni: se invece ci fermiamo prima, spesso è più semplice trovare una conciliazione.
        E se non si riesce, beh, amen.

      • è vero, io sono consapevole quando arrivo al limite perchè mi accorgo che per sfogarmi vado ad innescare i capricci di Ale..

      • io capisco Maria e condivido. Anche io ho attraversato un momento molto difficile negli ultimi anni e con un aiuto e tanti sfoghi, sono riuscita a venirne fuori o quasi.
        Purtroppo, in questi casi, quando si è soli tutto il giorno con due bimbi piccoli è facile anzi facilissimo perdere il controllo e “sbroccare”. Ora riesco a fermarmi in tempo e a parlare più serenamente con i miei figli e a lasciar sfogare in solitudine i loro capricci invece di alimentarli. Le urla, però, ogni tanto scappamo….

      • maria

        grazie del sostegno…

  3. Valentina

    Santa subito!
    Ma la vuoi sapere una cosa bella bella: alleluia alleluia sei VNM!!! (Very Normal Mum :mrgreen: )
    Fa parte dell’essere “mamme perfettine” (che odio tanto, uhhhh come le odio) pensare di non poter sbroccare mai, che il nostro atteggiamento condizioni in maniera irreparabile l’equilibrio psicologico dei nostri figli, che è necessario essere sempre all’altezza della situazione e bla bla bla bla…e tali madri poi sono quelle che tirano lo sganassone diventando isteriche per una macchia sul maglioncino. Bon.
    Lo sai che io mi definisco una mamma “colorata” te l’ho detto tante volte: dei giorni sono rosa come un confetto e sprizzo tenerezza da tutti i pori, dei giorni sono nera come il carbone e guai a starmi vicino e dei giorni sono pure grigia e malinconica per le delusioni della vita, per poi tornare rosso ciliegia per tutto l’amore che ho dentro e che mi scappa pure dalle orecchie. E’ così, sono strapiena di difetti ma sono VERA…VERAAAAA!!!! E i miei bambini imparano ad amare l’imperfezione e ad accettare la diversità su ogni persona, piccola o grande, che incontrano. E quando capisco di essere uscita dal seminato chiedo scusa. Ai miei cuccioli, a mio marito, mi piace la parola “scusa” perchè ammettere i propri limiti e la propria fragilità è una grande conquista. E’ la nostra forza. Cucciola, Buon Natale, manca davvero poco.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Santapeppina che bello questo commento, e che ti devo dire ancora?

      • Valentina

        Ma icchè ti pare …te l’ho già detto che ti voglio bene? Duecentocinquantamila volte? Sì, sono noiosetta e logorroica e molto, molto ripetitiva

    • Santasubito tu!!!
      Mi piace molto quello che scrivi, è quello che succede qui: i colori sono molti, le giornate variegate, ma non mancano le coccole, le sgridate (ok, gli sbrocchi anche se difficilmente urlo…), e gli “scusa” diretti e sinceri.
      Non so se sia l’annata, ma pure qui la scorsa settimana è stata “dello sbrocco”. Ma poi basta. Deve passare, altrimenti significa che sto sbagliando qualcosa di importante davvero.

      • Valentina

        Ciao Carlaaaaa!!! Senti, sì, sì è la settimana dello sbrocco, io ci sono dentro adesso, giusto un’ora fa ero in banca con il nodo alla gola e gli occhi lucidi quando cerchi di tirare indietro le lacrime perchè vallo a spiegare alla cassiera
        Siamo stanche dai millemila impegni del dicembre di tutti gli anni, mettici poi le proprie vicende personali e si arriva a Natale esaurite.
        Io adesso fra mezz’ora vado a prendere i miei cuccioli, mi importanapippa come è andata all’asilo/scuola/lavoro, vado a casa, me li coccolo e me li sbaciucchio fino a che ne ho voglia tanto male non gli fa, e se mi riesce faccio pure un dolce (che so’ pure negata, che disperazione 😉 ). O non s’era detto di fare cose belle? Voilà! Mai prendersi sul serio, mai! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

      • Anche io , uguale uguale!!! Anche allo sportello della banca, ieri…
        Bene, allora dopo ci si strapazzola tutti per bene, eh!

    • maria

      Sicuramente non volevo dire che dobbiamo essere mamme perfette e che dobbiamo in ogni istante controllare i nostri sbrocchi….
      ma e’ importante come diceva Valentina chiedere scusa….i bambini capiscono profodamente la parola scusa…e sanno elaborarla meglio di noi…
      pero’ poi’ e’ necessario non cadere piu’ in quei comportamenti “FORTI” che ci hanno fatto chiedere scusa…altrimenti i nostri bambini non ci crederanno piu’..e perderanno un punto di riferimento, che è fondamentale soprattutto a 6 anni…
      ovviamente cio’ vale per gli sbrocchi FORTI…non voglio generalizzare…
      una sgridata a se stante non fa mai male…ma far subire la nostra instabilita’ emotiva ai bambini non va bene…ed è quello che e’ capitato a me…non volevo assolutamente alludere agli sbrocchi di mammafelice o di alte mamme..che credo sicuramente saranno stati piu’ leggeri dei miei…
      grazie per avermi ascoltata….

      • Valentina

        Ciao Mariaaaa!!! Sapessi che periodo di instabilità emotiva ho passato io, anzi ancora non credo di essere “guarita” del tutto ma mi sono fatta aiutare. Prima di tutto X ME. Per ME. Perchè io non sono trasparente, io valgo come dice una stranota pubblicità. E’ vero, io ESISTO E MI MERITO DI STARE BENE. Io e mio marito abbiamo fatto una bella analisi prima personale e poi di coppia e non è stata una bacchetta magica ma ci ha dato la consapevolezza di quello che ci stava succedendo per poi camminare nella direzione giusta. Certo, i bambini avranno subìto questo periodo, non c’è dubbio, ma MI SONO PERDONATA. E lo devi fare anche tu perchè sicuramente, come me, hai dato alle tue creature tutto il bene che avevi in corpo e anche quello che non avevi. L’altra parola bella bella è “Aiuto”. Uhhhh che fatica ho fatto io a dirla, io che non dovevo mia chiedere nulla a nessuno perchè ce la facevo da sola. Chiedi aiuto, fatti aiutare. E vedrai che gli sbrocchi forti saranno sempre meno. Poi ti succederà come me che quando brontoli per un valido motivo i tuoi figli ti diranno con fare da saputelli “Mamma sei tanto stanca, vero? Tu non mi vuoi brontolare davvero, eh? Eh?”. Che volpi. 8)

      • maria

        Cara Valentina,
        sono contenta per te…e assolutamente con il mio pensiero volevo permettermi di giudicare ne di dispensare consigli…io rispetto molto il vissuto degli altri..
        anche io mi sto gia’ facendo aiutare…proprio perche’ ho capito che da sola non c’è la facevo..pero’ a differenza di te non lo faccio per me …ma per la mia piccola…per essere una mamma migliore e non ipotecare il suo futuro..
        sicuramente tu sei una mamma splendida…soprattutto per il percorso che hai fatto…e perche’ ti sei perdonata…
        io ancora non ci riesco….
        cmq grazie del tuo sostegno anche se non ti conosco…e ti manifesto la mia stima.

      • care mamme amiche di rete, anche se non ci conosciamo di persona, faccio i miei complimenti a chi si lascia aiutare e non pensa “ma io non ne ho bisogno! posso farcela da sola!” sbagliato! Anche io non lo faccio certo per me stessa, ma come dice Valentina per i nostri figli e i nostri mariti/compagni. Per dare loro una mamma più serena e più amorevole. Meno stressata ed isterica.
        Mi piace, poi la definizione della mamma tutti colori. Anche io mi sento così.
        Facciamoci coraggio, spieghiamo ai nostri figli cosa succede, chiediamo scusa e andiamo avanti….

  4. Comunque sì. Proprio la scorsa settimana. “ma siete arrabbiati? ” “non con te, tranquillo, ti vogliamo bene!” “ma non mi piace se litigate”.
    Che te devo dì? Capita. Poi ci si ferma e ci si chiede ” ma che caspita sto facendo? ne vale la pena?”
    Di solito (due volte in tredici anni e mezzo) no. Appunto.


  5. immagine livello
    Visionaria

    bella tu, riuscire a fermarsi e riflettere e ricominciare da capo è la cosa più difficile e la meno scontata

  6. a scuola di mio figlio hanno fatto l’albero dei desideri. lui, fra gli altri, ha detto “che mamma e papà non si separino mai”. sono stata molto colpita perchè non è che noi litighiamo in continuazione. anzi. qualche battibecco tipo “non hai fatto questo, non hai fatto quello” (io), qualche muso lungo (suo). cose che secondo me dopo 10 anni di matrimonio e due figli sono ordinaria amministrazione famigliare. eppure per i bambini no. per loro anche una banale discussione con il tono un po’ più alto potrebbe essere fonte di ansia. che fare? per ora non mi sono data una risposta, ma forse è giusto che imparino anche a capire questo tipo di sentimenti. o no?

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      E’ vero. Poi magari vedono anche altri bimbi con genitori separati, quindi pensano che sia inevitabile, non lo so… (che poi, per carità di dio, ci sta anche quello, eh: siamo umani – basta separarsi con civiltà).
      Però sì, credo anche io che gli faccia bene vedere che anche i genitori sono umani, e che sbagliano.
      Basta che chiediamo scusa, come dicevano i commenti più su.

  7. Che belle che siete! Lo sbrocchino ci vuole, per fare un rettagolo bello servono anche degli angoli, dei bei spigoli vivi o no? Poi ci sbatti addosso fanno male ma poi ti riprendi!
    Anche quando raramente io e luca alziamo la voce ale viene a dividerci e ci dice di non arrabbiarci, che gli fanno male le orecchie! Non lo abbiamo mai abituato ai toni forti, alle discussioni,i nostri problemi ce li siamo gestiti tra noi,io voglio che lui sia sereno, poi come dici tu, non vogliamo farci divorare di problemi.

  8. Elena

    Vi voglio dire grazie. A tutte. A Barbara e a tutte voi che vi siete prese un attimo di tempo per leggere, rispondere, condividere. Io non sono ancora una mamma, però spesso immagino come sarà, come sarò. E guardo le altre donne che sono già mamme e spesso provo compassione per loro, amore. A volte vedo cose per me poco educative, però provo a capire. E’ stato bello per me leggere di voi, mi sono commossa. Io credo che i bambini vogliano la verità. Una mamma vera, reale. Dei genitori sinceri. Da piccola spesso ho avuto paura quando i miei genitori litigavano. Mi crollava tutto dentro. Credo che la cosa veramente dolorosa per me sia stata l’incapacità di dare un nome alle cose, di essere tranquillizzata da loro sul fatto che erano “solo” arrabbiati, o tristi o stanchi. Se me l’avessero detto invece di far finta che andasse tutto bene, probabilmente mi sarei rilassata di più, avrei imparato che le emozioni vanno bene… che va bene essere stanchi ogni tanto, o aver voglia di sfogarsi, o ridere sguaiatamente. Essere felice. Oggi sarei più sicura di me, più radicata. Con l’àncora dentro al mio cuore. E non vivrei con l’ansia continua di poter perdere tutto l’amore del mondo al primo segnale di conflitto, o quando qualcuno se ne va. Continuate così, a vivere, ad essere voi stesse e ad essere consapevoli. I vostri figli vi ringrazieranno da grandi.

  9. m.

    grazie per questi messaggi di positività che valgono per tutti/e. da una 24enne che mai come in questo momento li ha apprezzati.

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