Sport e bambini

Pubblicato il 2 Settembre 2013 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

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Con l’inizio della scuola elementare ci poniamo la domanda: quale sport è più adatto ai bambini dopo i 6 anni?
Una domanda che prima non ci siamo posto granché: bastava il parco, o una vita sana, per tenere a bada la vitalità di nostra figlia, e per darle modo di stare bene insieme agli altri.

Questo perché non siamo mai stati fanatici dello sport agonistico: i genitori che scelgono agonismo hanno figli che a 6 anni hanno già almeno 2-3 anni di carriera sportiva alle spalle. Nuoto, danza, mini moto, ginnastica…: questi e molti altri sport, per essere praticati come professionisti, richiedono di essere iniziati in età precoce, e anche con una costante continuità.

Una scelta che noi non ci siamo sentiti di fare perché, nella nostra ottica, avremmo comunque sacrificato l’infanzia di nostra figlia, seppure per un’attività sana, a scapito di gioco libero, relax, creatività e tempo da trascorrere in famiglia, anche pigramente.

Ora però sentiamo che è arrivata l’età giusta per iniziare a praticare uno sport che abbia determinate caratteristiche, in base al fisico e al carattere di Dafne: che sia divertente, che sia poco faticoso ma con un allenamento leggero e costante, che preveda un forte gioco di squadra.

Dafne è molto individualista. Si può pensare che sia così perché è figlia unica, chi lo sa, ma io ne dubito: non ha problemi a condividere le sue cose (con alti e bassi, come tutti i bambini), né a giocare con gli altri, né ad inserirsi in un gruppo. Ma le piacciono cose differenti, ha la testa dura, è ancora molto infantile rispetto alla media delle sue amichette. Magari desidera mettersi il burrocacao colorato, ma non ha la malizia (che spesso vedo in giro), di pensare ai fidanzatini, alle scarpe, ai vestiti, a cose ‘prettamente da femmina’. Io, manco a dirlo, ne sono felice: l’abbiamo cresciuta così volutamente, come una bambina, ma senza imporle di fare cose da bambina. Nessuno le ha mai detto che ci sono cose da femmine o da maschi, o che le femmine non devono giocare in certi modi, o devono vestirsi adeguatamente. Lei ha avuto la libertà di essere ciò che voleva. Tanto che non ha un fidanzatino, pensa di sposare una sua amica, vuole fare l’artista del legno, ed essenzialmente non gliene importa niente se indossa una tuta o una gonnellina. Poi, ovvio, la questione di genere è molto più complessa: è lei stessa a volere fare ‘cose da femmina’ certe volte, o ad etichettare cose da maschi e da femmine. Mi sembra pure normale: lo sviluppo sessuale nei bambini passa anche attraverso l’identificazione ad un genere, al proprio genere. Non si può pensare di far crescere in modo sano un bambino, secondo me, chiedendogli di avere un genere neutro.

Questo centra anche con lo sport: ci sono bambine che sin da piccolissime amano danza e ginnastica, e vogliono fare solo quello. Ci sono bambini che vogliono solo giocare a calcio.
Quindi occorre rispettarne anche i desideri, sempre facendosi una domanda: questo sport piace a mio figlio perché piace a me? Sono io che l’ho convinto? (Domanda valida per qualunque cosa, no?)
A volte noi genitori dobbiamo fare un bel passo indietro. Quando Dafne era piccola avevo anche io la velleità di farle fare danza: era così carina con il body e le calzine bianche, e mi sembrava che la danza potesse piacerle. Invece a lei non piaceva: Dafne non ama la musica classica, non ha grandi doti di coordinazione, non ha estensione, non desidera danzare. magari un giorno studierà Hip Hop, ecco, questo sì, o addirittura Freestyle.

Dice che le piace nuotare, ma non ha mai davvero nuotato. E’ andata in piscina a sguazzare qualche volta, ma non ha mai voluto accettare la presenza di un maestro di nuoto. E io non ho insistito, per egoismo: io non sono pronta per portarla in piscina. Non finché non sia in grado di lavarsi e vestirsi da sola: il solo pensiero di infilarmi in spogliatoi caldi, umidi, pieni di gente, con la fretta di vestirsi, svestirsi, lavarsi, asciugarsi i capelli… ecco, il solo pensiero mi annienta. Bisogna trovare un compromesso valido per tutti, per amare uno sport.

Lei vorrebbe anche giocare a scacchi, che per quanto sia uno sport bellissimo, non prevede quel movimento fisico di cui lei ha bisogno: potrà essere un’attività alternativa.

Dice soprattutto che le piace il Karate. E in effetti potrebbe essere uno sport adatto a lei, per imparare il rispetto delle regole, un forte senso di equilibrio, un modo di risolvere i conflitti in modo diplomatico senza arrivare alla lotta, una forte etica personale. E sicuramente la porteremo a fare una prova: qui a Mappano c’è una scuola di Karate gestita da un signore molto apprezzato, in un posto vicino e comodo. Questa settimana ci informeremo sugli orari (sperando siano compatibili con gli orari della scuola).

Ma ho chiesto a Dafne di provare anche due lezioni che piacciono a noi: la squadra di calcio della Mappanese, e la squadra di Volley. Entrambi giochi di squadra. Perché lei avrebbe proprio bisogno di una squadra di bambini che diventano fratelli e sorelle, di gioco di gruppo, di meno individualismo a favore del bene di un gruppo di persone. Il Volley mi piacerebbe tanto. Ma starà a lei decidere cosa fare. In fondo è la sua vita. Sbaglierà? E’ probabile. Tutti abbiamo sbagliato da piccoli (pure da grandi). Ma non trovo giusto obbligarla a fare lo sport che piace a me, se non si sente innamorata di quell’attività. Preferisco che scelga lo sport più strano del mondo, piuttosto, purché ne sia davvero innamorata. Spero infatti che lo sport le insegni principalmente a gareggiare, e non a vincere; che le insegni a faticare, e non a primeggiare; che le insegni ad avere amore, costanza e passione, piuttosto che voglia di competere.

E magari lo sport saprà insegnarle anche a prendersi cura del suo corpo, chissà: sarebbe bello che tutti insieme lavorassimo anche su questo aspetto, visto che a partire da questa età i bambini iniziano a piacersi o non piacersi, e noi dobbiamo stargli vicino, e permettergli di accettarsi.



Commenti

46 Commenti per “Sport e bambini”
  1. Guarda Barbara, i miei da piccola mi hanno dato la libertà di provare tutti i tipo di sport. Ho provato pallavolo, basket, nuoto, ma l’unico che mi è proprio rimasto nel cuore è pattinaggio artistico. Non sono figlia unica anche se mio fratello e sorella sono molto più grandi, quindi era un po’ come esserlo, ma io amo gli sport individuali, odio gli sport di squadra perché non ero mai abbastanza brava e spesso venivo lasciata in disparte.
    Il Karatè l’ho fatto da grande, anzi per l’esattezza Vovinam Viet Vo Dao, e mi è piaciuto molto, infatti vorrei provare a farlo fare a Stefano.
    Per ora lui ama tantissimo nuoto, cosa che fa una malattia quando non ci può andare. L’acqua è il suo elemento. Non è un nuotatore provetto, ma al corso ha imparato molto. Ha avuto un buon insegnante che gli ha fatto passare tante paure e insicurezze. Quindi se non è portata per gli sport di squadra, falla provare, ma non insistere se non le piacciono.
    Elena

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Grazie Elena! Io non conosco bene il Karate, ma Nex lo ha praticato e dice che è bellissimo, e in effetti tutti quelli che lo conoscono dicono la stessa cosa. Interessante la tua riflessione sulle squadre: ne terrò certamente conto!

  2. 😀 Che bello: la piccola ormai sta entrando a pieno titolo nel mondo!! Le tue riflessioni (a questo punto) sono le stesse che ho fatto io per i miei cuccioli: al tempo della “scuola dell’infanzia” (ma che nome è???) ho preferito lasciarli crescere in libertà, senza corsi e ginnastiche a pesare sui loro giochi. Con la primaria, però, ho voluto che provassero un’attività strutturata, soprattutto con la dimensione di squadra! Per la divisione per genere, dico solo che calcio, basket e atletica sono stati scelti (alternativamente, eh!) da entrambi i miei grandi (femmina e maschio). La piscina…un mondo a parte, provata per un anno, ottimo sport (che amo), ma effettivamente è parecchio impegnativo per la persona che accompagna: non potendo portarli sempre io, ho deciso di lasciar perdere… Comunque lo sport è meraviglioso, se il bambino si appassiona!!!

  3. I Child hanno provato un po di tutto: nuoto, basket, ballo, gioco sport…quest’anno vorrei continuare con il nuoto e il basket anche se quest’ultimo sembra non lo vogliano fare vedremo se poi vogliono scegliere un alternativa o va bene così. L’anno scorso facemmo una prova di karate ma non è piaciuto a nessuno dei due, First vuole fare l’audizione per la scuola di recitazione, vedremo…

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Bello il teatro! Qui lo fa una mia ex compagna di scuola, una bravissima ragazza che ha recitato anche in Centro Vetrine. Solo che è in un quartiere troppo distante da noi, e non so se possiamo prenderci questo impegno. Preferirei iniziare con qualcosa che sia molto vicino a casa.

  4. Mara

    Ciao Barbara!
    Ti scrivo come mamma ma…dai, lo ammetto, come istruttrice di basket. Anzi, mini-basket…nel senso che prendo proprio i “mini”!
    Da alcuni anni gioc..opps, insegno! minibasket ai cuccioli dai 3 ai 6 anni. Sì, 3. No, non c’è compettività, non c’è neppure il vero e proprio gioco del basket! C’è una palestra, due ragazze ed una mamma/istruttrice che giocano con i bimbi, insegniamo loro un pò di disciplina (ooooh sssììì!!!), a muoversi nello spazio, a scoprire i movimenti del loro corpo, a vedere come funzionano alcuni oggetti (dai tappettoni, alle spalliere). Insomma, educhiamo al movimento, utilizzando palla e canestro. E sì, palleggiano, tirano e fanno canestro, corrono, sudano. Mamme felici, bimbi pure. Noi, tantissimo.
    Magari alcune mamme ce li scaricano per due ore a settimana. Ci sta…
    Ma non cerchiamo mai di convincer i bambini a rimanere: così piccoli i bimbi praticano uno sport perchè si divertono, perchè c’è l’amichetto. Quindi sì, è a sei anni…anzi, persino un pochino più grandi, che si potranno appassionare ad uno sport e lo potranno frequentare con la giusta dose di agonismo (eh sì, ci vuole…) e passione, che li porterà ad essere responsabili di sè stessi, dell’attrezzatura sportiva, degli altri.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Grazie Mara!! Non sarebbe male mini basket: Dafne è anche molto alta. Ma quando gliene ho parlato ha scartato subito l’ipotesi, dice che non le piace (ma che ne sa, poi?). Se ci fosse qui a Mappano, potremmo fare una lezione di prova.
      Per me comunque è importante che sia vicinissimo a casa: sarebbe ingenuo da parte nostra farle fare uno sport a 20-30 chilometri da casa, perché il lavoro poi ci impedirebbe di portarla.

      • Mara

        Uh, ovvio..insomma, ok i loro deisideri ma..teniamo un occhio alla praticità (idem per la piscina..).
        E ribadisco: sono cuccioli! Se l’amico fa basket anche loro ameranno basket. E poi hockey, danza e deltaplano 😯 :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
        Masssì…anch’io da piccola ho provato di tutto, e ringrazio mia madre che è riuscita ad incastrare tutti gli orari e..a farmi da taxi! Comunque io sono per la non competitività, almeno fino agli 8/9 anni…insomma, che giochino, sudino e si divertano!! E basta!!!
        Invece, purtroppo, molti istruttori sono un pò…fissati (esperienze dirette di colleghi).
        Buon inizio sportivo Dafne!!!!

      • …Probabilmente gli istruttori che ho conosciuto io sono di quel genere lì. i “fissati”…in ogni caso, son scelte!

      • Mara

        Ciao Carla…chissà quanti sbagli compio anch’io! Ma sinceramente anch’io ho trovato molti “fissati”. O forse solo esagerati… Anch’io urlo, uh se urlo…Ma poi scherzo, rido, e con i bambini ci gioco.
        Tra un anno teoricamente la mia nanetta potrebbe venire ai miei allenamenti, ma chissà: magari non vorrà. E la rispetterò.

      • errikez

        Ciao Mamma Felice..
        Sono una giocatrice/allenatrice.. e sto “lavorando” su un progetto per portare il basket e minibasket nelle scuole di mappano e dintorni.. chissa’ che non riuscirò a far divertire anche la tua Dafne.. se deciderà di fare un tentativo con la palla a spicchi 🙂
        A presto

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Mamma di Dafne (16 anni)

        Ciao. Dafne fa basket qui a Mappano, con Fabrizio, e lo stesso insegnate va anche nelle scuole durante l’ora di ginnastica 🙂

  5. Bimba era intorno ai quattro anni mese più mese meno e un giorno mi chiede, mamma esiste un asilo con una maestra che insegna a ballare? Allora siamo andate in una scuola di danza vicino all’asilo, perchè non volevo portarla da un capo all’altro della città già a quell’età e l’ho iscritta a una cosa che chiamavano gioco-danza. Un’ora alla settimana. Non di più e le è piaciuto tanto. L’anno seguente la maestra mi ha detto che se volevo potevo iscriverla ai corsi di classico perchè era una bambina molto attenta e secondo lei le sarebbe piaciuto. Gli occhi di Bimba si sono illuminati e continuano a illuminarsi anche ora quando va a lezione. Le ho proposto varie volte altre opzioni, ma lei resta ferma sulla danza, rigorosamente classica (ora va per i 10 anni). Ricordo una volta le chiesi se le sarebbe piaciuto imparare a suonare il piano (io l’ho studiato e abbiamo il pianoforte a casa dei miei) ma lei disse “Mamma a me la musica piace tanto. Ma io esprimo il mio amore per la musica quando ballo”. Oltre a ciò ti confermo che le è servito anche sul piano di rendersi autonoma nel tenere in ordine le sue cose, vestirsi e svestirsi da sola etc. Anch’io penso che questo ultimo aspetto sia un’altra delle cose buone per cui vale la pena praticare uno sport.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ma che bella questa bambina, quanta saggezza!
      Sulla musica anche noi stiamo facendo dei ragionamenti: sia Dafne che Nex vorrebbero imparare a suonare il piano. Vediamo se si riesce…

      • Ricordo che desideravo tantissimo imparare a suonare il piano.. Iniziai a otto anni. All’inizio è un po’ noioso, per questo ci vuole un bravo/a insegnante che non ti faccia calare la passione in mezzo a scale e solfeggi. Ma ricordo quando iniziai a suonare qualche pezzo con un senso.. un’emozione! Il regalo dei 18 anni fu un pianoforte 3/4 coda che è ancora là a casa dei miei e aspetta di essere suonato, come ti dicevo ho provato, ma niente. E io sono dell’idea di lasciare piena libertà, proprio come i miei hanno fatto con me 🙂

  6. Attenzione: alto rischio di commento lungo.
    Recentemente ho visto un’intervista ad Alex Schwazer, il fortissimo marciatore squalificato per doping. La sua forza in quella disciplina è un dono, è fortissimo. Ma a lui marciare non piace. È crollato psicologicamente ed ha iniziato a doparsi per reggere mentalmente, non fisicamente. Lo stesso era capitato a Marco Pantani.
    Sono esempi estremi, mi rendo conto, ma ogni volta che qualcuno mi dice: “guarda come corre tuo figlio, dovresti fargli fare atletica” o frasi simili, cambiando sport, penso a cosa abbia mosso i loro genitori nell’avviarli allo sport per cui erano tanto dotati. Genitori che spesso erano i loro manager.
    Da ragazzo ho avuto un momento di gloria come calciatore che però pagavo con un po’ di stress ed ansia da prestazione. Ad un certo punto decisi di mollare. Mio padre, che non era mai venuto a vedere una partita e non voleva che giocassi a calcio mi disse:”ti sei preso l’impegno, è giusto che tu vada fino a fine anno. L’anno prossimo, eventualmente non ti iscrivi”.
    A me era servito. Spero di riuscire ad essere così.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Il tuo commento per me è molto importante perché anche noi tempo fa abbiamo fatto le stesse riflessioni: mi sono trovata come tutti i genitori davanti a un bivio sullo sport. Spingere Dafne a fare uno sport in cui magari è portata, ma fin dalla primissima età. Oppure no. Mi era chiaro che scegliendo l’agonismo in giovane età, l’avremmo comunque in qualche modo dovuta obbligare: i bambini non hanno la costanza di allenarsi ogni giorno, vanno spronati, in qualche modo obbligati. Ma a che prezzo? Magari proprio per ripetere la storia di Alex? Non ce la siamo sentita. Chiaramente è un bivio: un giorno potrà incolparci di non averlo fatto; se lo avessimo fatto avrebbe potuto incolparci del contrario.

      Invece la questione di portare a termine gli impegni mi vede molto d’accordo a questa età. Magari non insisterei tanto con bambini molto piccoli, ma dai 6 anni un discorso su impegni e responsabilità secondo me è davvero istruttivo.

      • In realtà io mi proietto in avanti… i miei bimbi hanno max 4 anni. Sono anche molto facilitato nella scelta. Abito in posto sperduto, non c’è possibilità di fare chissà chè. Possiamo scegliere fra: hockey a rotelle, pattinaggio artistico, ciclismo, calcio ed atletica.
        Per il resto c’è da far chilometri e non è il caso.
        a presto 😀

  7. Mi sembra di vedere Matide! L’avevo iscritta a danza classica [dietro suo desiderio] a tre anni, quando poi a 4 anni ha visto alcune bambine fare ju-jitsu nella stessa palestra se ne è innamorata a tal punto che a 9 anni è cintura verde, ed adora questa disciplina. Negli anni, ho notato che è diventata molto più calma, sicura di sé, per niente civetta e poco attenta ai fronzoli. Non ha paura del contatto fisico nemmeno con i maschi, che lei vede come amici di squadra ed avversari di lotta, mai di vita. Ti consiglio una disciplina del genere, se hai la possibilità di fargliela frequentare. Il ju-jitsu è la madre di tutte le discipline marziali, da esso derivano judo, aikido e karate, ed è anche il più impegnativo, ma anche il più divertente perché prevede lotta a distanza [karate], lotta di contatto in piedi e lotta di contatto a terra [judo].
    Baci
    Elli

  8. La Gigietta è da un paio di anni che fa nuoto, le piace e vuole continuare. Una volta alla settima. Secondo me sono stata anche fortunata perchè la prima lezione ha incontrato un suo compagno d’asilo più grande che la presa per mano ed accompagnata passo passo. E lei è andata tranquilla.
    Lo scorso anno ha voluto fare un corso di “danza-movimeto-terapia”, perchè lo facevano le amichette, le è piaciuto ma a fine anno era un po’ stanca. Anche questo una sola volta alla settimana perchè altrimenti sarebbe stato troppo.
    Adesso mi ha detto che vuole provare ginnastica artistica, dal 16, nella palestra qui vicino, cominciano le lezioni di prova e fino a fine mese sono gratuite, così a tempo per decidere. Però sempre non più di una volta alla settimana, anche perchè sommandosi al nuoto secondo me due giorni son sufficienti.
    Lascerò decidere lei, l’unica cosa a cui tengo però è che se decide di cominciare, poi fino alla fine del corso dovrà partecipare. Non la iscriverò per tutto l’anno, ma solo per il primo periodo.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ginnastica artistica piace molto anche a me, ma Dafne non ne vuole sentire parlare. Peccato, perché secondo me aveva le capacità e il fisico adatti.

      Senti, ma in piscina tu come te la cavi?
      Non ti pesa quel caldo, lo spogliatoio, vestirli e asciugarli…?

  9. clarissa

    Anche il Camillo vuole fare karate e ho deciso di iscriverlo. Lui è assolutamente scoordinato, in questo ha preso da me. Tutti e due riusciamo a cadere mentre corriamo perchè inciampiamo da soli nei nostri piedi, ci facciamo un autosgambetto. Quindi calcio, basket, atletica ecc non vanno bene per lui.
    Il karate lo affascina e voglio provare a farglielo fare. Non voglio obbligarlo a fare a qualsiasi costo uno sport, vediamo come va con questo!

    • clarissa

      dimenticavo, anche Camillo è individualista, non ama assolutamente il calcio e anche io non ho mai fatto distinzione fra giochi da maschi e giochi da femmine. Ha fatto periodi a giocare con la cucina, ora dice di tifare Juve e insomma si gestisce benissimo lui da solo.
      L’ho iscritto a questo corso perchè è un corso leggero secondo me adatto a lui, i primi tempi fanno psicomotricità ed è un corso che serve mi ha detto l’istruttore soprattutto per socializzare e imparare a stare insieme agli altri. Proprio quello che serve a Camilllo

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Mi sembra di rivedere Dafne: scoordinata, individualista, e adesso pure lei ha deciso di tifare Juve (non abbiamo mai guardato una partita di calcio in casa nostra, mondiali a parte…)

  10. Mia cara Barbara e amiche mamme,
    Che bello leggere questo post. Perche anche noi per la nostra bambina quattrenne stiamo pensando se e cosa farle fare. Lei e’ un po’ egocentrica (e non e’ figlia unica!) e ultimamente manifesta un continuo, spossnte bisogno di muoversi, specialmente saltare e arrampicarsi.
    Quando era piu piccola pensavamo che la patologia congenita agli occhi determiasse la sua staticita: con l’arrivo del piccolo, anche lui stessa patologia, ma arrampicatore, eslporatore e camminatore, abbiamo compreso che in quel momento della sua ita era cosi, mentre ora…ora sta cambiando. Anche lei menziona la piscina, ma siamo ai livelli di esperienza di Dafne. In piu’ c’e’ qualcosa in noi come genitori che ci essere refrattari a far assumere impegni di qualunque natura, oltre alla scuola, a un bambino. Eppure lo sport ci piace: mio marito ha fatto di tutto, io correvo parecchio.
    Il punto e’ che tante volte vediamo due cose, nei bimbi che fanno un qualcosa oltre alla scuola:
    1) e’ un riempitivo per i genitori, che per mancanza ditempo o desiderio di trascorrere il tempo in famiglia, portano i bimbi a fare un’attivita’. Nei miei anni di esperienza ho incontrato solo due bambini che erano davvero felici di cio’ che facevano al punto diraccontarmelo il giorno dopo. Gli altri decisamente no.
    2) diventa un dovere da parte dei genitori, per far fare al bimbo tante cose, per vanita’, perche ci si sente in colpa di non passare, purtroppo, il tempo che si vorrebbe con loro. Ma anche in questo caso no bimbi felici.
    La questione e’ controversa, davvero ci si trova a chiedersi “glielo faccio fare perche so che le piace tanto o perche sotto sotto piace a me?”. Io adoro il pattinaggio artistico su ghiaccio, seguo tutte le gare da quando ne ho memoria…e non nascondo che mi piacerebbe vederla volteggiare e fare avvitamenti. L’ho portata ad un allenamento, lei mi ha detto “bello mamma, ma aspetto quando sono piu’ grande”.
    Chiaro e semplice.
    Non resta forse che affidarsi un po’ alla fortuna (di beccare lo sport che in quel momento della loro vita va meglio) e che il nostro radar di genitori sia molto, ma molto sintonizzato sul lorosentire del momento.
    Baci a tutte!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Sì, un po’ andrà anche a fortuna, è vero. L’importante, come dici tu, è di non scegliere per nostra vanità, ma per un reale benessere / interesse del bambino.
      Io non sono affatto sportiva (e si vede), Nestore nemmeno. Ammetto che vorremmo farle fare uno sport perché lo riteniamo doveroso, ma non perché siamo appassionati di sport. Penso che, stando in classe diverse ore seduta (d’ora in poi almeno sarà così), e dovendo adesso dedicare un pochino di tempo ai compiti, avrà anche bisogno di scaricarsi fisicamente.
      Adesso abbiamo il giardino, è vero, e c’è anche sempre il parco giochi. Ma forse sottoporre Dafne a uno sport che abbia delle regole potrebbe anche essere formativo per lei.
      Considera che noi abbiamo la fortuna di non doverla parcheggiare: possiamo dedicarle tanto tempo, possiamo portarla in ufficio, non abbiamo problemi di orari. Anzi, credo che forse sarebbe il caso di tagliare il cordone ombelicale e farle proprio fare qualcosa che non comprenda ancora la nostra presenza. Facciamo troppe cose insieme, e secondo me non è giusto per lei.

      • Non sono mai sicura di interpretare correttamente lo spirito con cui vengono scritte le cose…io non parlavo della vostra situazione nello specifico, non lo farei MAI perche nei panni degli altri ti ci devi trovare. Erano osservazioni di vita vera, di pelle e un po’ di pancia.
        Per il resto credo che chiunque inidirizzi allo port un’altra persona faccia solo bene: e’ veramente una delle poche cose rimaste che ti insegnano a stare con gli altri, a rispettare le altre persone, a portare a termine un impegno, a sacrificarti (a livelli piu alti) e ad apprezzare le regole. E anche la salute ne giova…il che non guasta… 😉

      • Quanto al fare troppe cose insieme e a passare fin troppo tempo insieme…condivido, sottoscrivo e comprendo….

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Ciao Grazia, non ti preoccupare: a me puoi dire qualunque cosa. :mrgreen:
        Io tendo sempre a riportare il discorso su di me per imparare qualcosa di furbo: quindi davvero nessun problema.

      • Io qui ci sto e ci torno apposta per imparare qualcosa di furbo….apposto siamo io e te!
        Sto scoprendo un sacco di punti in comune. Niente distinzioni giochi maschi/femmine, avversione totale per gli spogliatoi delle piscine, l’Australia. E anche leggere le altre “colleghe” e’ una bella evasione ed e’ molto istruttivo.

        Babba bia.

        E’importante per me, molto, non essere fraintendibile. Molto, ma molto importante.

  11. Valentina

    Care mamme, proprio mentre ero al mare mi crogiolavo con questo dilemma: Riccardo ha 7 anni e Sofia 5 e volevo miniziare qualcosa di strutturato per entrambi. Per adesso avevano frequestato, assieme, dei corsi di “giocodanza” una sorta di laboratori di psicomotricità abbinata alla pittura e alla musica e a loro erano piaciuti da impazzire e anche a me del resto. Considerando che non ho aiuti di nonne e simili,marito che torna tardi la sera mi ero già rassegnata a “frullare” tutta la settimana come una pazza dato che Richi voleva fare karate e Sofia danza. Ero davvero in pensiero considerando che poi le scule erano abbastanza distanti l’una dall’altra e anche da casa nostra (abitiamo in un paesino, vicino poco e nulla).Poi il mare ha fatto il suo: erano sempre stati entrambi molto ostili all’acqua e dopo un paio di corsi di acquaticità falliti miseramente avevo desistito. Quest’anno tuffi (con i braccioli ma nell’acqua di 1 metro e ottanta), capriole in piscina, sembtavano pesci. “Ottimo, che dite bambini, si fa un bel corso di nuoto di quelli seri?” “Sììììììì”. Bene, saper nuotare è un’abilità che vorrei avessero, io l’ho appresa da adolescente con i disagi del caso, così nel frattempo, dato che mi sono trascurata il giusto in questi anni, mi faccio quattro bracciate anche io o meglio ancora un bel corso di acquagym. Credo che il karate e la danza possano aspettare l’anno prossimo, sbaglio? Anche perchè se la mamma “sclera” poi che fanno i due piccoli campioni?

  12. Per noi nuoto (o meglio acquaticità) da 2 anni (la canaglietta ne ha 7). Aborrendo la competizione per bambini piccoli abbiamo optato per “Mondopalla” una sorta di avviamento agli sport con la palla dove tutti giocano e nessuno perde o vince. Quando ho assistito alla lezione mi è sembrato di tornare alla mia infanzia, a quando giocavo a palla avvelentata nel cortile del condominio. Alla canaglietta piace molto, si diverte, impara e rafforza le regole del gioco e del gruppo. Inoltre l’insegnante è eccellente, senza alzare mai la voce riesce a tenere a bada 20 bambini scatenati.

  13. Noi il 14 saremo in piscina per far fare la lezione di prova a Federico. Abbiamo scelto il nuoto perché questa estate, dopo 4 anni e mezzo di vita, ha deciso che stare in acqua e nuotare è una cosa divertente. Spinti dal suo entusiasmo vediamo se riusciamo anche a insegnargli a nuotare. Abbiamo però deciso di mandarlo una sola volta a settimana il sabato mattina. Ci sembra troppo piccolo per un impegno bisettimanale e poi il sabato mattina possiamo accompagnarlo tranquillamente noi senza dover chiedere ai nonni. Vedremo, poi cosa penserà di fare lui e quale sarà il suo sport preferito. Intanto io penso che aspettando lui fuori vasca leggerò tanti libri!!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Barbara io te lo auguro 🙂
      Io sono molto spaventata – per me – dall’impegno della piscina: mi sembra molto faticoso per chi deve vestire / svestire i bambini piccoli.

      • l’impatto dello spogliatoio c’e l’hai comunque un po’in tutti gli sport! Non è che se gioca a calcio te la puoi riportare a casa sporca di terra 😉

  14. mio figlio ama gli sport. tutti e indistintamente. ed è anche bravino. è andato in piscina fin da piccolissimo perchè avevo la voglia e il tempo di portarlo ai corsi di acquamotricità. con l’inizio del nido ho lasciato perdere perchè mi ero accorta che era un sacrificio più che un gioco. ha ripreso il nuoto gradatamente alla materna, ma contemporaneamente frequentava un corso di ginnastica tipo psicomotricità. con l’inizio delle elementari l’ho iscritto ai corsi che si tenevano a scuola (ma gestiti da federazioni sportive) nel pomeriggio: calcio e basket. tutti mi hanno preso per matta considerando che al sabato faceva il nuoto, ma mio figlio ha bisogno di movimento e questo bisogno va canalizzato, altrimenti me lo trovo a saltare sul divano o a giocare a palla in casa (cosa che comunque fa). e poi calcio e bici al parco tutti i gioni! con la piccolina un’altra storia. fa nuoto solo x comodità di orario con il fratello e solo x sua esplicita richiesta da quest’anno. ha un altro carattere, un altro fisico, altre esigenze. questo per dire che anche nello sport non bisogna tenere conto solo di quello che possono fare in base all’età (ormai sembra che sia concesso tutto fin da neonati…), ma delle inclinazioni e della volontà dei nostri bimbi. perchè non sia un altro obbligo.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Verissimo, e anche della loro indole. Per esempio Dafne non è una bambina vivace fisicamente, ma creativamente. Se deve giocare, non lo fa correndo, ma giocando alla maestra. Non potrei per questo obbligarla a fare tanti sport. Mentre invece con tuo figlio secondo me hai fatto bene, perché evidentemente ne aveva anche un bisogno fisico.

  15. A Martina piacerebbe fare nuoto, io da piccola la portavo in piscina e lei sta molto volentieri in acqua. L’anno scorso abbiamo provato ma causa otite abbiamo dovuto interrompere. Quest’anno mi piacerebbe riprovare ma prima devo sentire il parere dell’otorino! Anche mia figlia non è ancora molto “femminile” come giochi o malizia, infatti gioca volentieri con i maschi (ma anche con le femmine) e abbiamo pochissime bambole e tantissime macchinine (cars in primis) comunque mi ha chiesto di andare a fare ginnastica ritmica con una sua amica (in realtà fanno ginnastica e basta, sono troppo piccole) ma non so se le piacerà e per ora non so neanche se c’è disponibilità di posti! Altrimenti qualcosa vorrei comunque che facessi non è tanto importate cosa ma mi va che si muova e che conosca altre persone!
    L’anno scorso dopo la piscina abbiamo trovato un corso alla palestra comunale di ginnastica per bambini, in cui giocavano e basta ma Martina di è divertita tanto, solo che non si sa se quest’anno ci sarà il corso per i bambini di 6 anni! Boh!

  16. elisa

    Anch’io ho una figlia unica, molto vivace, comunicativa e sportiva e anche lei come la tua mi ha chiesto di poter fare il Karate oltre ad una lunga serie di altri sport. Ebbene ne è felice, e non solo ha imparato ad essere più paziente, concentrata e tollerante. Insomma è stata una scelta azzeccata. Ora continua a scoprire nuovi sport ma sempre in aggiunta alla sua scelta di far Karate.

  17. sara

    secondo me gli sport sono fondamentali per formare la disciplina e il valore del sacrificio, della vittoria e della sconfitta. Non amo i fanatismi (sempre creati dai genitori) e sinceramente ho paura degli sport violenti tipo il rugby…anche se tutti mi dicono che è molto meno violento di quello che sembra…
    sarà ma ho paura del sangue e degli incidenti ;-(

    • Fede

      Mio nipote (9 anni) gioca rugby e raramente si è fatto male. qualche botta sì ma sempre meno che ne calcio dove l’atteggiamento dell’avversario è diverso. ho sempre con me ghiacchio spray, cicatrene e stick all’anica arnidol…e tanta pazienza

      • Giulietta

        noooo il rugby noooo 🙂

        ammetto che è molto più disciplinato del calcio ma le ammaccature non mancano…io non starei proprio tranquilla.. pure con una cassetta del pronto soccorso eccellente…NUOTO tutta la vita 😆

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