Mamma Felice

Quando torno al lavoro, a chi affido il mio bambino?

Pubblicato il 30 Aprile 2012 da • Ultima revisione: 20 Agosto 2012

Se la mamma intende riprendere a lavorare, indubbiamente una scelta importante da ponderare riguarda a chi affidare il piccolo in sua assenza, considerando che saranno assenze periodiche che si ripeteranno anche a seconda del tipo di rientro professionale.

Le principali possibili scelte sono tre :

  • i nonni,
  • la baby-sitter,
  • l’asilo nido.

I nonni possono essere un aiuto prezioso, quando ci sono e sono disponibili a dare una mano nella crescita e nella cura del nipotino.

Potrebbe rivelarsi la scelta più economica quanto la più semplice dal punto di vista affettivo. Comporta sicuramente anche dei contro, come ad esempio la possibilità che i nonni possano viziare i nipoti. In questo caso è bene mettere subito in chiaro le regole che volete siano sempre rispettate e quelle su cui potete anche lasciare correre, ogni tanto. Le linee educative devono essere sempre uguali per non confondere il bambino ed evitate discussioni.

Un’altra opzione può essere la baby-sitter, anche se non sempre è facile trovarne di fiducia. In questo caso rivolgetevi ad amici e conoscenti, il passaparola è, di frequente, una buona soluzione. Oggi ci sono anche agenzie specializzate nella gestione di attività professionali di babysitting a cui potersi rivolgere specificando le richieste del caso (luogo, orari, tariffe…). La fiducia, comunque, resta un elemento basilare per il rapporto con una persona che diventerà familiare al piccolo e che si occuperà di lui per diverse ore al giorno.

Un’altra opzione è l’asilo nido. Può capitare che alcuni genitori optino per il nido quando non hanno altre possibilità ossia quando non possono contare sull’aiuto dei nonni o di una baby-sitter affidabile. In questo caso, oltre al costo del servizio, e alle lunghe liste d’attesa, è necessario considerare che i bambini al nido tendono ad ammalarsi più facilmente (e per i genitore, specialmente il primo anno, può non essere sempre facile gestire permessi o ferie per accudire periodicamente il piccolo).

L’ideale sarebbe mandare il bambino al nido dopo l’anno di età perché è più pronto a socializzare, ma non sempre è possibile.

Scegliete con attenzione il nido in cui mandare vostro figlio visitandone più di uno quando è possibile, valutando sia il privato che il pubblico. Verificate la struttura, chiedete colloqui con le educatrici, anche per poter valutare il programma, e il percorso di crescita che vostro figlio potrebbe fare nella struttura.

In ogni caso, dopo aver scelto, cercate di vivere serenamente il periodo di distacco, un atteggiamento propositivo e allegro aiuterà il piccolo e voi.

 

Approfondimento:
Il primo colloquio con la baby sitter: cosa gli chiedo?

Link
Pianeta Mamma: E se non va volentieri al nido?



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