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Cosa fare quando il bambino ha la varicella?

Pubblicato il 28 Marzo 2012 da • Ultima revisione: 8 Settembre 2014

La varicella è una malattia infettiva e contagiosa. E’ provocata da un virus che si trasmette direttamente tramite la saliva. Dopo averla contratta non ci si può riammalare.

Solitamente i bambini contraggono la varicella durante l’età della scuola materna, ma possono contrarla anche dopo. Difficilmente i neonati sotto i sei mesi la contraggono perché sono protetti dagli anticorpi che la mamma gli ha trasmesso. Mentre è pericolosa per la donna in gravidanza se è vicina alla data del parto.

Le statistiche dicono che il periodo dell’anno in cui ci sono più casi di varicella è da gennaio a maggio.

Tra il contagio e la comparsa della varicella di solito passano due o tre settimane.

Il bambino che ha contratto la varicella all’inizio può avere un po’ di febbre, malessere fisico e  inappetenza. In seguito si formano sotto i capelli e nel tronco delle macchie rosse rilevate simili alle punture di zanzare sulla cui punta  poi compaiono delle vesciche che diventeranno croste. Il bambino può avere contemporaneamente tutti e tre gli stadi della malattia.

Le macchie compaiono su tutto il corpo, meno su braccia e gambe, ma possono interessare anche la bocca, la gola, gli occhi e i genitali esterni.

Questa malattia di solito non crea particolari problemi, se non il prurito con la conseguente rottura delle vesciche.

La varicella è contagiosa da un paio di giorni prima della comparsa dei puntini fino a che non diventano croste, circa una settimana.

Consultare il pediatra per eventuali medicinali anti prurito come il  talco al 1% o gli antistaminici e tenere il bambino a letto e a riposo se possibile.

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